La Prova della Non Necessità
L'ERA DELL'OPINIONE È FINITA. INIZIA QUELLA DELLA LEGGE.
LA GRANDE IMPOSTURA: COSA SIGNIFICA DAVVERO "NECESSITÀ"? Per comprendere la gravità della violazione in atto, dobbiamo tornare all'origine delle parole che fondano il nostro Diritto. La parola "necessità" deriva dal latino necesse, composto da ne (non) e cedere (ritirarsi, allontanarsi). Ciò che è necessario è, letteralmente, "ciò da cui non ci si può ritirare". È l'inevitabile. È la condizione sine qua non per la sopravvivenza. Se esiste una via di fuga (un'alternativa), allora non è necessità: è scelta.
IL PARADOSSO GIURIDICO Viviamo in un sistema schizofrenico che opera su tre livelli contraddittori:
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La Costituzione (Art. 9): Eleva gli animali a principio fondamentale della Repubblica, imponendone la tutela.
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Il Codice Civile: Li considera ancora anacronisticamente come "beni mobili" (oggetti/res), negando la loro natura di esseri senzienti.
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Il Codice Penale (Art. 544-bis): Punisce con la reclusione chiunque li uccida "senza necessità", ma viene neutralizzato dall'Art. 19-ter.
Questa norma crea una "zona franca", garantendo l'immunità totale a chi uccide milioni di esseri viventi per abitudine o profitto, ignorando i principi costituzionali.
📥 [SCARICA L'ANALISI GIURIDICA DELL'INGANNO] (Studio sul concetto di "stato di necessità" nell'Art. 544-bis c.p. applicato ai macelli)
LA MENZOGNA ETICA Tutto si regge su una scriminante interpretata male. Giuridicamente, la "necessità" giustifica un reato solo se non esiste altra scelta per salvare una vita umana (stato di necessità). Applicare questo concetto a industrie che producono beni voluttuari o sostituibili è una forzatura logica che l'etica moderna e la giurisprudenza non possono più tollerare.
📥 [SCARICA LO STUDIO SU ETICA E LEGGE] (Come l'Europa riconosce gli animali senzienti mentre l'Italia li tratta come oggetti)
LA SENTENZA DELLA SCIENZA E DELLA RAGIONE Questo Dossier raccoglie le prove che demoliscono il presupposto di "necessità" in ogni singolo settore, partendo da quello che costituisce il fondamento numerico e culturale di ogni sfruttamento: l'alimentazione.
1. NUTRIZIONE (Il Pilastro del Sistema) Le massime autorità scientifiche internazionali (es. SINU, Academy of Nutrition) confermano che l'alimentazione carnea non è indispensabile per la sopravvivenza umana in alcuna fase della vita. Essendo disponibile un'alternativa nutrizionale adeguata, l'uccisione a fini alimentari perde il requisito dell'inevitabilità e diviene mera scelta culturale. Se cade la necessità alimentare, crolla l'intera giustificazione dello sfruttamento animale.
📥 [SCARICA LA DECOSTRUZIONE DEL "TOP" DELLE PRATICHE: L'ALIMENTAZIONE] (La Decostruzione della Necessità della Carne: Oltre l'Imperativo Biologico. (Analisi scientifica sulle alternative nutrizionali e la non-necessità della carne)
2. RICERCA (La Prova Tecnologica) Il ricorso al "modello animale" risulta spesso predittivamente fallace per la biologia umana. L'esistenza di metodologie innovative human-based (NAM) rende la sperimentazione in vivo una pratica scientificamente obsoleta, mantenuta in vita da inerzia accademica e non da reale necessità clinica.
3. CACCIA E PESCA (La Prova dell'Inutilità) L'attività venatoria e la pesca sportiva sono classificate come attività ricreative o di gestione faunistica (spesso fallimentare). Uccidere per sport, trofeo o passatempo è, per definizione giuridica, l'opposto della necessità: è puro atto voluttuario.
4. INTRATTENIMENTO E CIRCHI (La Prova Etica) Circhi, delfinari e zoo non rispondono ad alcun bisogno vitale dell'uomo, ma solo a una domanda di svago. La detenzione a vita, l'addestramento forzato e la riduzione dell'essere senziente a "fenomeno da baraccone" violano la dignità dell'animale senza alcuna giustificazione di sopravvivenza o utilità sociale.
5. VESTIARIO E PRODUZIONI (La Prova dell'Alternativa) L'allevamento e l'uccisione di animali per pellicce, pelli o lane non sono necessari per proteggere l'uomo dal freddo, stante l'abbondanza di fibre tessili alternative. Uccidere per vanità o moda è costituzionalmente inaccettabile.
LA CONCLUSIONE Se la scienza certifica che l'alternativa incruenta esiste, allora l'uccisione sistematica degli animali smette di essere una "necessità" e torna ad essere ciò che il Codice Penale prevede: un crimine. L'Articolo 19-ter non è più una legge speciale: è un'incostituzionalità tollerata. E questo documento ne chiede l'abrogazione.